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Alpi italiane, 46.0147 – 11.0458, 1550 m slm
Prato alpino permanente
Agosto 2002-in corso
Comprendere le dinamiche dei flussi di carbonio e la loro variazione in relazione al clima
La struttura sperimentale è stata istituita nell’agosto 2002 come parte del progetto UE CARBOMONT e da allora opera costantemente nell’ambito delle reti CARBOEUROPE e FLUXNET. L’area di interesse è gestita come un prato estensivo a bassa concimazione minerale e viene curata annualmente con un taglio a metà luglio. La chioma è dominata da specie erbacee come Festuca rubra, con una copertura basale del 25 per cento, nardo cervino (13 per cento) e trifoglio bianco (14,5 per cento). La variazione annuale nella composizione delle specie è molto limitata e non contribuisce alla variazione interannuale dei flussi di carbonio. Questa vegetazione è tipica dei prati poco produttivi della Regione alpina (Gianelle et al., 2009). L’altezza massima della copertura al culmine della stagione di crescita (da metà giugno a inizio luglio) può raggiungere i 30 cm
anidride carbonica e flussi di CO2, vapore acqueo, radiazioni SW e LW nette, in entrata e in uscita, densità del flusso di fotoni fotosintetici (PPFD), temperature del suolo e dell’aria, umidità relativa, precipitazioni, altezza della neve, contenuto idrico del suolo, pressione atmosferica
PPFD diffuso, radiazione SW in entrata, velocità e direzione del vento, raggi ultravioletti UV-B, UV-A, Normalized Difference Vegetation Index (NDVI)
Fondazione Edmund Mach
Mauro Cavagna, Barbara Marcolla, Roberto Zampedri
Fondazione Edmund Mach
