Le attività di monitoraggio presso il sito del Real Bosco di Capodimonte sono ripartite nel mese di ottobre 2024. Dopo un periodo di stop, il sito torna a trasmettere informazioni grazie all’acquisto e all’installazione delle strumentazioni per il monitoraggio continuo con la tecnica dell’“eddy covariance”.
Situato nel suggestivo contesto del Bosco di Capodimonte, a Napoli, il sito è parte integrante della rete di monitoraggio dell’infrastruttura ICOS (Integrated Carbon Observation System). Classificato come sito associato, a Capodimonte viene eseguito il monitoraggio continuo dei flussi di gas ad effetto serra, di vari parametri ambientali e del suolo, per la comprensione degli scambi gassosi tipici della vegetazione urbana. Il sito di Capodimonte, gestito dall’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET), si estende per un’area di 134 ettari, sorge su una collina ventilata che domina l’intero golfo di Napoli e ricopre un’importante valenza storica, culturale ed ecologica. L’area di studio è caratterizzata da un clima mediterraneo e da una vegetazione appartenente alla macchia mediterranea e ai tipici ambienti boschivi, ma risulta arricchita da numerose specie esotiche.
La nuova torre raggiunge un’altezza complessiva di 30 metri, ed è costituita da una colonna telescopica in grado di sollevare la strumentazione sopra la vegetazione. La ripresa delle attività sperimentali è stata resa possibile grazie alla nuova convezione decennale fra il CNR-IRET e La Direzione del Museo e Real Bosco di Capodimonte: scopo dell’accordo è lo sviluppo e il mantenimento di forme di collaborazione per lo svolgimento di programmi e progetti di ricerca, finalizzati all’ampliamento delle conoscenze, di promozione e valorizzazione dei risultati delle attività, svolte in ambiente urbano.