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Giornata internazionale delle foreste, ICOS per gli ambienti forestali

L’infrastruttura di ricerca europea ICOS è un sistema di monitoraggio dell’ambiente che si avvale di oltre 150 stazioni distribuite in 13 paesi europei. A livello internazionale, oltre 500 scienziati sono coinvolti nelle operazioni che riguardano la raccolta, l’elaborazione e l’analisi delle informazioni ottenute dai vari siti, localizzati in diverse tipologie di ambienti. La rete italiana si compone attualmente di 17 stazioni, di cui dieci ecosistemiche, quattro oceaniche e tre atmosferiche.

ICOS e gli ambienti forestali

I siti ecosistemici, ubicati in diverse aree del territorio, registrano continuamente dati su svariati parametri, che spaziano dall’assorbimento di anidride carbonica fino all’indice di massa fogliare. Scopo delle diverse stazioni è quello di ottenere un quadro completo e attendibile dei fenomeni che si verificano a livello ambientale, in modo da fornire una panoramica degli effetti derivanti dal cambiamento climatico e individuare le strategie più efficaci per mitigare le conseguenze negative.

ICOS è una delle infrastrutture di ricerca più importante nel settore del monitoraggio dell’ambiente – spiega Silvano Fares, dirigente di ricerca presso l’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE) e Principal Investigator del sito di Castelporziano (https://www.icos-italy.it/castelporziano2-it-cp2/) – fornisce misurazioni precise, rigorose e affidabili, basate su protocolli condivisi. La possibilità di registrare in modo praticamente continuo, inoltre, consente di osservare anche i cambiamenti repentini, come le ondate di calore, e stimare finemente i processi e i fenomeni che guidano questi cambiamenti. Allo stesso tempo la completezza dei dati permette di valutare in modo accurato non solo il sequestramento dei gas serra, ma anche l’effetto dei cambiamenti climatici sulle piante stesse”.

La torre del sito di Castelporziano (IT-CP2)

L’Anno delle foreste e il PNRR

In occasione della Giornata internazionale delle foreste, che ricorre il 21 marzo, l’esperto precisa poi che con il PNRR è stata data una particolare attenzione alle infrastrutture come ICOS. “Il Piano nazionale ripresa resilienza prevede un fondo dedicato alle infrastrutture nazionali di ricerca – afferma Fares – che avrà lo scopo di potenziare queste realtà, instaurando anche un dialogo proficuo volto a mettere a sistema tutti i dati che vengono raccolti. L’obiettivo per ICOS non è solo quello di raccogliere informazioni senza gap temporali, ma anche quello di condividere i risultati in tempi utili con tutta la comunità scientifica. Le stazioni e i siti di monitoraggio attualmente trasferiscono i dati in tempo praticamente reale a tutti gli interessati, che hanno la possibilità di reperire le informazioni in modo semplice, gratuito e accessibile tramite il Carbon Portal (https://www.icos-cp.eu/data-services/about-data-portal)”. Lo scopo finale è quello di sviluppare strategie di mitigazione efficaci per contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici. “Monitorare per agire. Questo è il motto che guida le infrastrutture di ricerca come ICOS – commenta Fares – comprendere a fondo le dinamiche degli scambi e degli assorbimenti di gas a effetto serra è fondamentale per individuare le misure più idonee a contrastare l’emergenza climatica. Per questo è davvero importante realizzare un’inventariazione completa di questi meccanismi”.

Come favorire il benessere delle foreste

Credo che il primo passo per una gestione adeguata delle aree forestali sia valutare i dati raccolti, coinvolgendo direttamente e attivamente il mondo scientifico – commenta Fares – alcune zone critiche necessitano di interventi mirati, per ridurre il rischio di conseguenze negative come incendi forestali o deperimento degli habitat. La soluzione è quella di adottare misure di gestione sostenibili, per preservare le foreste dai principali cambiamenti climatici”. “Oltre alle direttive nazionali e internazionali – conclude Fares – ci sono anche dei comportamenti che si possono adottare nel quotidiano per favorire il benessere delle foreste. Tralasciando le oramai ben note indicazioni di evitare atteggiamenti pericolosi e promuovere la pulizia e la cura degli ambienti, è possibile aderire a iniziative organizzate da associazioni ambientali. Gli esempi più vistosi di partecipazione attiva dei cittadini sono quelli che portano alla messa a dimora di nuovi alberi nelle zone urbane, nei boschi e nelle foreste. Il suggerimento principale è quello di preservare la natura e tutelare l’equilibrio degli ecosistemi, perché le risorse del pianeta non sono inesauribili. In questo senso ICOS costituisce uno strumento importante e una fonte di conoscenza davvero inestimabile”.

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